E’ risaputo come l’Islanda sia all’avanguardia in fatto di energia geotermica. I pochi abitanti dell’isola, negli anni, hanno fatto di necessità virtù sfruttando la significativa presenza di sorgenti geotermali per la produzione di elettricità e di riscaldamento. Ma l’ultimo progetto, realizzato per la produzione di vapore acqueo, è davvero all’avanguardia. Si tratta di una perforazione realizzata alle falde di un vulcano, ad una profondità di ben 5.000 metri. In pratica gli strumenti sono giunti ad una quota record, mai raggiunta in passato e nella quale la temperatura supera i 500 gradi. Proprio lo sfruttamento dell’estrema quantità di calore rappresenta l’obbiettivo del progetto, interessato ad utilizzare la pressione del vapore per produrre una quantità superiore di energia elettrica.
Qualche pericolo, nella realizzazione di una perforazione a tali profondità, ma soprattutto a così poca distanza dal magma, potrebbe consistere nella risalita della lava attraverso lo stesso condotto realizzato dagli esperti. Era il 2009 quando una perforazione, realizzata nei pressi di un vulcano, entrò per nella camera magmatica provocando la distruzione del pozzo. Per ora la perforazione islandese, come sottolineano i responsabili, procede senza nessun problema.