Non una stella cometa, ma un eccezionale allineamento dei pianeti. Una ricerca condotta da Grant Matthews, celebre astrofisico dell’università di Notre Dame, ha realizzato una ricerca sugli scritti della Bibbia e degli eventi astronomici che si sono susseguiti nell’epoca della nascita di Gesù confermando una teoria avanzata, a suo tempo, da Keplero. In pratica, intorno al 6 a.C., si sarebbe verificato un evento davvero eccezionale per chiunque avesse una minima conoscenza dello spazio: una congiunzione planetaria unica.
In quell’epoca il Sole e i pianeti come Giove e Saturno, oltre alla Luna, erano collocati nella Costellazione dell’Ariete mentre Venere nella vicina costellazione dei Pesci. Marte e Mercurio si trovavano, invece, nell’area opposta del firmamento ovvero nella costellazione del Toro mentre l’equinozio di primavera si trovava in Ariete. Ma l’astronomia, in quell’epoca, era intrisa di significati tutt’altro che scientifici, come racconta l’esperto. In pratica i Magi avrebbero visto nella congiunzione in direzione di Israele, un evento storico legato alla nascita di un re, come indicava la presenza di Giove e la Luna, simboli della nascita di un’importante personalità. Saturno avrebbe potuto simboleggiare, invece, la vita: insomma un insieme preciso di simboli che avrebbero spinto i sacerdoti zoroastriani ad intraprendere il lungo cammino.