Una spaccatura percorre il Monte Vettore ed il Monte Porche creando una sorta di “scalino” tra le faglie mentre un lago temporaneo è stato avvistato non lontano da Norcia, epicentro del forte terremoto del 30 ottobre. Nel frattempo la portata del fiume Nera che percorre numerosi comuni del cratere, è aumentata a dismisura. Sono gli effetti del terremoto in Centro Italia analizzati dagli esperti. Un paesaggio letteralmente stravolto quello che si presenta agli occhi dei geologi dell’Università di Camerino e della Regione Marche. Il terremoto ha lasciato ferite indelebili sul territorio con quattromila effetti registrati dagli studiosi in un database.
Smottamenti, doline, vulcanelli di fango, deformazioni della crosta terrestre e come detto un grosso bacino di acqua dolce. E’ una deviazione del fiume Sordo, la cui portata è aumentata a dismisura, ad alimentare il lago di 7mila metri quadrati avvistato nel territorio di Villa di Serravalle, frazione di Norcia; un territorio già interessato dall’improvvisa riemersione del fiume Torbidone dopo anni di percorso sotterraneo, evento che ha provocato non pochi disagi alle attività economiche dell’area.