L’hanno chiamata la Valle di Adriano della Nuova Zelanda, in realtà la scarpata nata subito dopo il terremoto di 7.8 gradi della Scala Richter, mostra chiaramente come l’incredibile potenza del sisma sia stata in grado di sconvolgere il paesaggio dell’isola del sud. Un enorme spaccatura, una sorta di “scalino” naturale alto oltre due metri, percorre ora l’area di Kaikura, la zona dell’epicentro del sisma del 14 novembre. La scarpata, corrispondente alla faglia che ha generato il terremoto, percorre l’isola per diversi chilometri interrompendo strade, ponti e recinzioni.
I ricercatori dell’Università di Canterbury hanno percorso l’intera spaccatura fotografando una formazione che, per dimensioni e lunghezza, appare davvero incredibile. Una scena di guerra si è così mostrata agli occhi degli studiosi con frane e smottamenti in più punti dell’isola. Le fratture avvistate sono numerose ed hanno lunghezze differenti. Alle spaccature del terreno si aggiunge il fenomeno della liquefazione delle sabbie, un evento che spesso accompagna i terremoti più potenti, come nel caso del sisma del Centro Italia.