La strada per prevedere il terremoto è ancora lunga, ma una scoperta del Consiglio Nazionale delle Ricerche Francese, potrebbe rappresentare un importante passo in avanti per comprendere i possibili segni premonitori di una scossa. Lo studio ha riguardato il terremoto che nel 2011 ha sconvolto il Giappone con lo tsunami che tutti ricordiamo. In pratica, prima del potentissimo sisma, i ricercatori avrebbero rilevato una piccola variazione dell’attrazione gravitazionale. Si tratta di una diminuzione davvero lieve, ma che potrebbe rappresentare un segnale dell’arrivo di un terremoto.
I ricercatori, intanto, hanno invitato alla cautela sottolineando come, per scoprire variazioni del genere, sarebbe necessaria una rete di strumentazioni davvero avanzata. Un altro aspetto da considerare, secondo gli esperti, è il tempo utile al preavviso di soli dieci secondi. Una scoperta sicuramente interessante secondo il professore Carlo Doglioni dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia all’Ansa che, però, ha aggiunto come “da qui a sperare che le variazioni nella gravità possano essere dei precursori dei terremoti è difficile“. La variazione della gravità, secondo l’esperto, è da ricondurre allo spostamento delle masse provocato dal terremoto, anche se molto dipende anche dalla tipologia di sisma, compressivo o distensivo, che può verificarsi.