Ninfomania: cosa dice la scienza

 

Per definizione la ninfomania è generalmente considerata come un disturbo legato agli istinti sessuali della donna. Il nome deriva dal greco antico, nymphe (ninfa,sposa) e mánia (mania) e nel 1771 comparve per la prima volta in un rapporto del dottor J. D. T. de Bienville, di origini francesi, quando nel suo studio si ritrovò a dover analizzare il comportamento sessuale femminile di diverse donne con un impulso del desiderio notevole, intenso e a tratti irrefrenabile. Le sue conclusioni scientifiche vennero poi rese note nel manuale “La ninfomania, ovvero trattato sul furore uterino”.

In passato però questo atteggiamento era considerato in senso dispregiativo, le donne affette da questa patologia erano marchiate socialmente, di facili costumi e perverse.

Nel tempo, studi e analisi nel settore hanno creato un percorso di definizione di tali manifestazioni sessuali e solo nel 1992, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiarito ogni sorta di dubbio: la ninfomania viene eliminata dai trattati sulle malattie sessuali e viene invece inserita tra i disturbi psicologici dell’ipersessualità e definita con il termine ipererotismo. Nello stesso tempo la malattia viene delineata anche per il sesso opposto, quello maschile, con il termine di satiriasi.

La ninfomania nello specifico, porta la donna ad avere un desiderio costante, irrefrenabile legato al contatto fisico con un’altra donna o un uomo. La mente femminile è invasa da tantissimi impulsi sessuali che richiedono nuovi stimoli, nuovi modi di provare piacere per raggiungere infine un soddisfacimento prima fisico e poi psichico.

Ma è in questo preciso istante che subentra il problema primario di una persona ninfomane, nella maggioranza dei casi questa non raggiunge il piacere, non è in grado di soddisfare i suoi desideri. In questo modo insoddisfatta, parte subito alla ricerca di nuovi partner o di nuove esperienze in qualsiasi modo. Negli ultimi anni sono addirittura nate delle community di incontri per ninfomani, come Donne Ninfomani in Italia o Nymphomaniacs negli USA.

Si innesca così un ciclo vizioso che porta la donna ad assumere atteggiamenti legati alla seduzione e alla provocazione che vanno ad intaccare la sfera familiare e lavorativa compromettendo la sua vita reale. In realtà la ninfomania può essere connessa anche ad una mancanza di affermazione sociale, una donna insoddisfatta della sua identità, con un disagio quindi interiore nascosto, è maggiormente portata ad avere tali atteggiamenti. Dietro il bisogno fisico però si nasconde un malessere psichico.

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Ninfomania: cosa dice la scienza

Le possibili cause della ninfomania

In realtà, se pur intesa come un desiderio che viene corrisposto con l’atto sessuale, la ninfomania cela problemi psicologici e fattori specifici. Oltre alla mancata affermazione sociale, il dolore di una donna portata all’ipererotismo può essere connesso a un dolore intimo, personale e difficile da identificare.

Principalmente può trattarsi di una mancanza totale di manifestazioni di amore, una donna cresciuta in un ambiente privo di affetto, con un’adolescenza difficile può soffrire di questo disturbo psichico. Sente di non meritare amore perché non ne ha mai ricevuto, si auto convince di non essere una brava e buona persona e che l’unica soluzione per essere felice è quella di circondarsi di rapporti sterili e privi di passione. Questa tesi è stata elaborata da Patrick Carnes, medico, psicologo e sessuologo statunitense, che ha riscontrato tra le cause possibili della ninfomania un disagio psichico interiore.

La studiosa americana Judith Reisman ha analizzato gli aspetti legati all’ossessività e alla continua ricerca del partner. Una ninfomane può essere considerata come una persona drogata, date le manifestazioni di totale dipendenza dal sesso. Infatti, in mancanza di un partner con cui rispondere agli impulsi estremi la donna può intraprendere atti di autoerotismo come la masturbazione, proprio come una persona dipendente da droghe cerca in ogni modo di colmare la richiesta fisica e mentale.

A tal proposito è importante specificare come questa pratica sessuale di autocompiacimento sia considerato quasi indispensabile per l’uomo, mentre per la donna viene comunemente considerato in senso dispregiativo. Una sorta di tabù sessuale moderno che però aumenta il disagio mentale in persone affette da ninfomania che si sentono inadatte e poco opportune aumentando così la percezione di un malessere interiore.

In ultimo ad associarsi all’ipererotismo sono tutti i fattori connessi alla tipologia di vita condotta in famiglia con un partner accanto. A tal proposito, secondo lo psichiatra Brian Weiss, alla base di atteggiamenti ninfomani possono coesistere differenti cause come ad esempio, abusi sessuali, una violenza sessuale traumatica, un amore oblativo con un annullamento totale a favore della persona amata, ma anche disturbi del corpo come l’anoressia sessuale, l’anargasmia e l’anedonia ovvero la totale mancanza di percezione del piacere durante l’atto sessuale.

Anche il terrore connesso all’ansia da separazione rientra tra le cause possibili, la paura di non soddisfare completamente il proprio partner, di non essere il suo unico oggetto di desiderio può portare alla ricerca di nuovi stimoli e a una sottomissione totale durante i rapporti sessuali.

Conseguenze e rimedi

La ninfomania, può portare alla distorsione della realtà. Una donna che soffre di questi forti attacchi sessuali che richiedono un’imminente risposta è destinata a condurre una vita alterata, priva di sentimenti e di emozioni concrete. Tutto l’arco della giornata viene manipolato con un unico scopo, la ricerca di un partner. Il desiderio di sentirsi appagata scavalca impegni, relazioni, amicizie, rapporti familiari o lavorativi, tutto passa in secondo piano e non ha alcuna importanza.

Tristezza, malinconia, stress fisico e mentale, deterioramento delle relazioni sociali e familiari, poca memoria e una frequente distrazione nella quotidianità sono solo alcune delle conseguenze che intaccano la vita reale di una persona che soffre di questa forma di ipererotismo.

Proprio come tutti i tipi di dipendenze, come ad esempio l’alcool, le droghe o il gioco d’azzardo, anche la ninfomania per essere curata ha bisogno di interventi specifici e unici in base ai singoli casi. Sicuramente, determinare la natura specifica del malessere che ne scaturisce i sintomi principali è il primo passo che occorre fare in un percorso di psicoterapia individuale.

Prima di intraprendere qualsiasi cura è opportuno rivolgersi esclusivamente a un sessuologo professionista. In alcuni casi invece può essere efficace il reale confronto in terapie di gruppo con altre persone che hanno provato e percepito le stesse sensazioni e hanno avuto gli stessi atteggiamenti. In questo caso si avverte di non essere soli, di non essere sbagliati o malati, anzi in questo caso può svilupparsi un sentimento di solidarietà che ne favorisce il processo di guarigione.