La situazione dell’energia nucleare francese è preoccupante. Ad annunciarlo, nel corso di un’intervista rilasciata al giornale Le Figaro, è lo stesso presidente dell’Authority sull’energia Chevet. Secondo l’esperto numerose anomalie sarebbero state tenute nascoste alle autorità di controllo negli ultimi anni: una condizione che ha reso necessario la chiusura di ben dodici reattori nucleari in tutto il paese. Il problema consiste in un eccesso di carbonio nella composizione dell’acciaio del reattore: una condizione che potrebbe mettere a repentaglio la capacità di resistenza meccanica dei generatori di vapore.
Oltre a questa problematica, gli operatori avrebbero rilavato un’anomalia generica che Chevet non ha ben identificato. Ma sono alcune pratiche di produzione definite inaccettabili dall’esperto a preoccupare. Il tutto si aggiunge alla mancata pubblicazione di dossier contenenti significative anomalie registrate negli ultimi anni oltre ad alcuni documenti di fabbricazione che sembrerebbero addirittura falsificati. La documentazione, tenuta segreta, ha fatto letteralmente infuriare l’Asn, l’autorità di controllo dell’energia nucleare che ora dovrà decidere se riaprire o meno i reattori entro un mese. Intanto cresce il timore che il paese non riesca a sopperire al proprio fabbisogno energetico nel periodo invernale.