Un avvicinamento record della sonda Dawn sul pianeta nano Cerere ha consentito agli esperti di vedere “da vicino” le macchie brillanti del cratere Occator. Si tratta di formazioni davvero particolari che interrompono l’oscurità della superficie del piccolo corpo celeste con un effetto davvero suggestivo. In pratica, secondo gli studiosi, le formazioni sono dovute ad un’attività di congelamento e sublimazione che ha interessato una sostanza liquida salina nel sottosuolo. La risalita del liquido è stata provocata da un catastrofico impatto di un asteroide.
Le immagini, ricostruite dagli esperti della German Aerospace Center, mostrano Cerere come la vedremmo a colori reali. La sonda è giunta, il sedici di ottobre scorso, ad una distanza di 1.480 chilometri dalla superficie, sul Cratere Occator. La formazione da impatto è caratterizzata da una larghezza di 92 chilometri ed una profondità di quattro ed è da tempo oggetto di ricerca per le suggestive formazioni di colore brillante.