Sono trascorsi solo venti giorni dal violentissimo terremoto di Norcia. Una scossa di 6.5 gradi che l’Italia che rimarrà nella storia del nostro paese e dei luoghi maggiormente colpiti. Oggi le ferite sono ancora ben visibili e si traducono con profonde spaccature nell’asfalto delle strade, nelle mura delle case in pietra ed una vera e propria voragine nel terreno. Si tratta di un buco accostato al fenomeno delle piping sinkhole, improvvise voragini che si verificano in area appenninica, in terreni carsici.
Il processo parte dalle profondità della terra ed è causato dall‘erosione. Nel caso di Castelluccio di Norcia è stato il terremoto del 30 ottobre ad accelerare il processo facendo sprofondare il terreno in pochi istanti. Di solito le voragini nei terreni alluvionali, composti da rocce calcaree, sono provocate da forti piogge o anche lunghi periodi di siccità. Le caratteristiche della piana di Castelluccio di Norcia, composta da rocce carbonatiche, si espone a fenomeni di carsismo. Secondo gli esperti, il violento terremoto avrebbe potuto anche far crollare una galleria sotterranea provocando lo sprofondamento della terra.