La tecnologia applicata al trading, le novità arrivate dopo la crisi

Prima della crisi finanziaria del 2009, i livelli di trading e redditività del capitale proprio (ROE) legati alla negoziazione erano ad un livello più alto di oggi. Dopo la crisi finanziaria sono state imposte rigide regole dalle autorità di regolamentazione che hanno significativamente influenzato tutti i settori del commercio, tra cui il trading.

Il contesto normativo rigoroso ha portato le organizzazioni a sviluppare delle strategie di conformità in risposta alle nuove leggi, ed esse si stanno rivolgendo alla tecnologia per soddisfare i requisiti normativi necessari, ed entrare in nuovi mercati in modo rapido e conveniente.

Oggi ci sono tutta una serie di regolamenti cui riferirsi, come ad esempio Basilea, il regolamento europeo sulle infrastrutture del mercato (EMIR) e la legge Dodd-Frank; tutte hanno spinto verso una maggiore trasparenza del mercato ed una rendicontazione più efficiente.

trading

La tecnologia applicata al trading, le novità arrivate dopo la crisi del 2009

Come è stato colpito il trading?

L’elaborazione dei dati post-negoziazione è l’area più importante di tutte da questo punto di vista in quanto è una parte importante del processo di scambio, che permette all’acquirente e al venditore di titoli di verificare i dettagli commerciali dell’operazione e modificare eventuali errori.

Considerando che oggi un controllo molto forte viene fatto ai fini della riduzione del cosiddetto rischio sistemico (si tratta del rischio di fallimento di uno degli intermediari finanziari, che porta poi alla caduta anche di altre aziende in una sorta di effetto a catena). In Europa, i regolatori si stanno concentrando sul miglioramento della gestione dei derivati, imponendo la responsabilità oggettiva sulle banche depositarie per la perdita del patrimonio dei clienti.

I regolamenti che abbiamo citato prima hanno colpito anche mercato del reddito fisso, ovvero quello dominato dalle obbligazioni.

Che ruolo gioca la tecnologia nel trading, oggi?

Le singole organizzazioni stanno implementando nuove tecnologie in fase di post-negoziazione che permettanno di conformarsi con la normativa e gestire il tutto il maniera più efficace.

Il commercio elettronico è diventato un metodo molto popolare di fare trading perché permette di fare operazioni in modo rapido ed efficace, e alcuni esperti del settore, tra cui i ragazzi di Forex Trading Italia, ritengono che i nuovi regolamenti hanno accelerato la tendenza. Attività come la conferma delle operazioni, l’aumento dei cosiddetti “collaterali” (beni che sono dati a garanzia di un’operazione finanziaria) e la fase di report sono tutte pratiche che, con l’arrivo della tecnologia, sono più trasparenti ed efficaci.

Secondo un rapporto ICMA, attualmente il 40% circa di tutte le transazioni europee sono elettroniche: gli indici di credito europei (iTraxx) sviluppano un traffico elettronico del 90% circa, e la tendenza è chiaramente evidente anche in tutti gli altri mercati, dalle Americhe all’Asia-Pacifico.

Il trading è un settore estremamente competitivo e le imprese che vogliono espandersi a livello internazionale devono stare al passo con le novità del settore: la tecnologia è un “must have” oggi, sia da un punto di vista della sicurezza che dell’efficacia.