Dovrebbero arrivare nella giornata di domani le particelle cariche provenienti dal Sole. Un gigantesco buco coronale, definito dagli esperti “canyon di fuoco” di ben 200mila chilometri è stato registrato dagli strumenti della NASA. L’impatto delle particelle con l’atmosfera terrestre dovrebbe generare una tempesta magnetica di modesta entità non pericolosa per i satellite artificiali. La dinamica è stata descritta dall’Agenzia Spaziale Americana in una serie di immagini. In pratica un filamento di plasma è diventato improvvisamente instabile. Una condizione che lo ha spinto nell’area più esterna del Sole aprendo uno squarcio di notevoli dimensioni.
L’esplosione ha generato un’ondata di particelle dirette nello spazio esterno e sul nostro pianeta. Una nube che dovrebbe entrare in contatto con il nostro pianeta nella giornata di domani, martedì 8 novembre. Il fenomeno è stato descritto nei minimi particolari dal Solar Dynamics Observatory che ha monitorato l’avvicinarsi del gruppo di particelle. Si attendono, nella serata di domani, spettacolari aurore ai poli.