Un volume di milioni di chilometri ed un’origine non del tutto chiara. L’enorme “gigante salino” che si nasconde al di sotto del Mediterraneo sarà oggetto di studio da parte di un team di esperti europei e non solo. Si tratta di un gigantesco strato di salgemma, gesso ed altri sali che potrebbe avere delle ricadute non ancora chiare sull’acqua del Mare Nostrum. Questo ed altri aspetti saranno analizzati dagli studiosi nell’ambito di una ricerca, dal titolo “MedSalt”, che vede la partecipazione di ben 26 paesi ed una durata di quattro anni.
La formazione del gigante salino risale ad un periodo compreso tra i sei e i cinque milioni e mezzo di anni fa quando il Mediterraneo, per effetto della “chiusura” dello Stretto di Gibilterra, cominciò ad evaporare perdendo una quantità d’acqua calcolata, oggi, in un 1.500 metri cubi. Il bacino si trasformò, in breve tempo, in un’immensa superficie salata sommersa successivamente alla riapertura dello Stretto. La perforazione dello spesso strato di sali aiuterà a comprenderne meglio le caratteristiche.