Dalle rappresentazioni artistiche, HD 189733 Ab sembrerebbe un pianeta molto simile alla nostra Terra. Un corpo celeste dalla suggestiva colorazione blu individuata dagli esperti nel 2013 attraverso l’analisi della radiazione visibile. Ma un terribile segreto si nasconde dietro al blu cobalto di HD 189733 Ab. Si tratta di fortissimi venti che spirano alla velocità supersonica di 7.000 chilometri orari con le particelle di silicati che formano una pioggia di vetro che riflette la luce blu. Piccoli aghi che ricadono, fitti, verso l’interno: una precipitazione continua e “tagliente”.
E’ una ricerca svizzera dell’Università di Ginevra e Berna a delineare le caratteristiche interne del pianeta blu HD 189733 Ab con maggiore precisione. In generale il corpo celeste ha condizioni infernali per la vicinanza alla sua stella: la posizione orbitale è, infatti, ben tredici volte più prossima rispetto a Mercurio. La “faccia” esposta alla stella è, inoltre, sempre la stessa con temperature maggiori nell’area illuminata (926 gradi contro i circa seicento della parte oscura) anche se i violentissimi venti, tipici dei pianeti gassosi, trasportano il calore anche nel lato oscuro. Le analisi spettrometriche hanno rivelato presenze di vapore acqueo, anidride carbonica e metano.