Se l’area appenninica è tristemente nota per il numero di terremoti tra i più alti in Europa (l’ultimo registrato poche ore fa a Firenze), pochi sanno che anche le Alpi possono registrare eventi di notevole intensità. A ricordarcelo è la serie di terremoti che si sta registrano nel nord Italia e che coinvolge anche la Svizzera e la Slovenia. Sono davvero numerose le scosse, di piccola entità, che stanno colpendo una vasta area. L’ultimo terremoto, in ordine cronologico, è stato avvertito esclusivamente dagli strumenti, nella mattinata di oggi, all’1:42. La scossa ha avuto una magnitudo di 2.2 gradi, una profondità di undici chilometri ed è stata localizzata al confine tra la Svizzera e l’Italia.
Il sisma ha seguito di poche ore un altro terremoto registrato, questa volta, al confine tra a il nostro paese e la Slovenia alle 22:25. Ma è la scossa avvenuta, sempre nella giornata di ieri, alle 14:44 nell’area di Adelboden ad essere stato avvertita dalla popolazione, vista la magnitudo di 3.8 gradi e la profondità di otto chilometri. Insomma una serie di terremoti di piccole e media entità preoccupante. L’are delle Alpi sono l’esatto punto di contatto tra la Placca Africana e quella Eurasiatica, uno scontro in grado di provocare scariche di energia e sismi di grande potenza. Il ricordo del terremoto del Friuli del 1976 è un ricordo ancora vivo.