La spessa atmosfera che circonda Venere oltre a generare l’incredibile effetto serra che rende il pianeta un inferno torrido, ne impedisce una corretta osservazione. Ma una ricerca realizzata dall’agenzia spaziale tedesca, la DLR, prendendo in esame una serie di osservazioni all’infrarosso della passata missione Venus Express, ha studiato l‘Idunn Mons, uno spaventoso vulcano collocato nell’emisfero meridionale del pianeta. Un diametro di ben duecento chilometri caratterizza la formazione che appare anche in piena attività. Una serie di anomalie osservate sulla cima del monte hanno fatto pensare, infatti, ad un’emissione di lava del vulcano.
Tutti gli studi che hanno analizzato il pianeta, hanno sottolineato come esistano diverse emissioni infrarosse nelle differenti aree di Venere: un aspetto che conferma una diffusa attività vulcanica. Anche l’elevata presenza di anidride solforosa in atmosfera non fa altro che consolidare la teorie del vulcanismo sul pianeta. Vulcani in perenne attività, una pressione pari a nove volte quella presente sul nostro pianeta ed una temperatura di 480 gradi: le condizioni di Venere appaiono davvero estreme e particolarmente difficili anche per eventuali missioni.