La vita extraterrestre potrebbe nascondersi in forme davvero inaspettate. A dimostrarlo è una ricerca che riguarda, però, il nostro pianeta. A tre chilometri al di sotto della superficie della Terra esiste un batterio che si nutre di radiazioni. Si chiama Desulforudis audaxviator e, secondo uno studio del Blue Marble Space Institute of Science di Seattle, sarebbe in grado di vivere nei pianeti bombardati dalla radiazioni. Si tratta di una scoperta che rivoluziona la ricerca di vita extraterrestre fino ad ora concentrata su corpi celesti dotati di un’atmosfera ed un campo magnetico in grado di deviare le radiazioni.
Molti pianeti, fino ad ora considerati del tutto inabitabili perché continuamente irradiati dai raggi cosmici, potrebbero ospitare una forma di vita con un funzionamento simile a questo batterio. Scoperto in alcune miniere in Sud Africa, il Desulforudis audaxviator si nutre, in particolare, del decadimento dell’uranio attraverso l’acqua e i solfuri alterati dalle radiazioni. Il tutto avviene senza l’utilizzo di luce solare o ossigeno. Secondo le prime sperimentazioni, alcune forme di vita simili potrebbero esistere, in profondità, anche su Marte, sulla luna di Saturno Encelado o su quella di Giove Europa.