Che i terremoti non siano una prerogativa del nostro pianeta è ormai acclarato in ambito scientifico. Eventi sismici, anche di forte intensità, hanno modellato gli altri pianeti del Sistema Solare nel lontano passato ed ora. Da Mercurio alla Luna le scosse di terremoto hanno lasciato traccia su tanti corpi celesti e, nel caso di Marte, avrebbero potuto favorire lo sviluppo di forme di vita. Si tratta di una teoria avanzata dall’Università di Yale. Secondo i ricercatori che hanno pubblicato lo studio sulle pagine della rivista Astrobiology, il contatto tra le rocce provocato dai terremoti favorisce la produzione di idrogeno. Si tratta di un elemento direttamente correlato alla nascita di esseri viventi ed osservato anche sulla Terra, nelle Isole Ebridi.
Si tratta di microrganismi che devono la loro formazione, a differenza degli animali più complessi, all’ossidazione dell’idrogeno. Anche se i terremoti su Marte, i “marsquake”, non sono molto frequenti, la loro comparsa potrebbe produrre idrogeno sufficiente alla nascita di piccole colonie di microrganismi Si tratta di un fenomeno di breve durata e che potrebbe verificarsi nei pressi delle faglie sotterranee del pianeta rosso.