Un diametro, in media, di ottocento metri ed una distanza dalla costa di appena tre chilometri. Le sei bocche scoperte a tre chilometri dalla costa del Golfo di Napoli fanno parte della struttura vulcanica del Vesuvio e confermano, ancora una volta, la complessità dell’intera area vulcanica a ridosso del capoluogo partenopeo. Formatesi in un periodo che va dai 190mila anni fa, le strutture sono collocate ad una profondità che varia dai cinque ai venti metri.
La scoperta è stata realizzata dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dai ricercatori della Federico II di Napoli e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nulla di preoccupante secondo gli studiosi che hanno confermato come sia la bocca principale a rappresentare il pericolo maggiore per gli abitanti dell’area vesuviana. A differenza del Vesuvio, dichiarano gli esperti, queste sei bocche, in caso di eruzione, avrebbero una scarsa pericolosità mettendo a repentaglio solo la navigazione nell’area del Golfo di Napoli.