Non si fermano i movimenti del sottosuolo nel centro Italia. Nemmeno la visita del papa ha fermato la serie di scosse che dal 24 agosto del 2016 terrorizza gli abitanti di una vasta zona tra Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo. Un terremoto di 3.6 gradi della scala Richter è stato registrato, nel pomeriggio di oggi, con un epicentro a pochi chilometri da Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata. Il sisma è stato avvertito chiaramente dalla popolazione, soprattutto nel perugino tra Norcia e Preci, anche se non si registrano danni.
Sono oltre diciassette le scosse di notevole entità che hanno fatto sobbalzare gli abitanti del centro Italia con epicentri sempre localizzati nell’area di Amatrice, Accumoli, Norcia ed Arquata del Tronto. La scossa di terremoto di maggiore violenza avrebbe provocato la rottura di un segmento di faglia nei pressi di Accumoli propagandosi in direzione di Amatrice e Norcia. Il sisma del 24, in particolare, è stato accompagnato da fratture superficiali avvistate fin da subito nei pressi del Monte Vettoretto, segno del movimento della faglia.