Quella che oggi appare un’area desertica in cui le rocce si scaldano sotto i raggi di un Sole implacabile, un tempo era un vero e proprio paradiso tra abbondanza di acqua e giardini. A confermarlo, ancora una volta, è una scoperta clamorosa avvenuta pochi giorni fa da Leigh-Ann Bedal con il suo team di ricercatori della Behrend College della Pennsylvania State University. Si tratta di una piscina di duemila anni fa nel cuore dell’antica città dell’attuale Giordania.
Un ampio canale di acqua fresca e limpida percorreva un’area dell’insediamento andando a gettarsi in una vasca circondata dal alberi. La descrizione che il ricercatore fornisce ai giornali getta una luce sulle peculiarità di Petra che appare ricca di risorsa idriche, nonostante il clima. L’acqua corrente, infatti, giungeva nel bel mezzo della città attraverso una fitta rete di canali. Una presenza preziosa che consentiva la sopravvivenza di alberi da frutto e la produzione di vino ed olio, una ricchezza che distingueva la capitale dei Nabatei.