Applicare un pezzo di nastro adesivo sulla webcam del computer può sembrare un accorgimento banale per la propria privacy, ma sempre più comune. Solo pochi mesi fa una foto mostrava lo stesso pc di Mark Zuckerberg con la camera coperta da un nastro adesivo; insomma forse non è proprio una banalità. Ma un’ulteriore conferma della validità dell’accorgimento arriva, ora, dall’FBI. Il Federal Bureau of Investigation ha confermato come, in alcuni casi, la telecamera del computer portatile possa rappresentare un pericolo per la nostra privacy.
In sostanza gli esperti hanno confermato come siano tanti i virus, gli attacchi hacker o i programmi installati che, alla nostra insaputa, possono riprendere l’utilizzatore del computer scattando foto e, magari, richiedere somme di denaro sotto il ricatto della pubblicazione. Era il 2010 quando uno studente americano querelò la propria scuola colpevole di aver installato sui pc scolastici un programma in grado di riprendere l’utente e scattare foto. Un evento del tutto simile accaduto, poco tempo dopo, ad una giovane americana che scoprì che un compagno di studi aveva scattato centinaia di foto attraverso un software installato sul suo pc. Insomma forse violare la privacy, attraverso la webcam, non è proprio così difficile.