Non solo farmaci; anche lo sport per rallentare il progresso della demenza. Lo sanno bene gli esperti della Fondazione ‘Bounce Alzheimer’s Therapy che hanno proposto ai degenti una cura a base di ping pong. Un’attività in grado di tenere attive varie aree del cervello allontanando l’arrivo della demenza e del Morbo di Alzheimer secondo gli esperti che hanno promosso la distribuzione di tavoli per il gioco adatti a giocatori di una certa età e magari affetti da difficoltà visive.
E’ il continuo flusso di sangue al cervello a rappresentare il fattore che ritarda la demenza secondo Andrew Battley, il responsabile della fondazione impegnata nel progetto. Essendo un’attività di tipo aerobico, il ping pong stimola la funzione dei lobi frontali deputati all’attività decisionale, la soluzione di problemi complessi ed il ragionamento, oltre alla coordinazione: attività che curano la materia cerebrale dall’avanzare delle degenerazione dovuta al passare degli anni. A questi fattori si aggiunge un altro elemento: il ping pong è un gioco che può essere realizzato da qualsiasi giocatore, anche stando seduto.