Un asteroide dalle dimensioni di dieci metri di larghezza ha sfiorato la Terra alle 17:20 di ieri. Una distanza davvero minima quella intercorsa tra il corpo celeste ed il nostro pianeta con 40mila chilometri. Insomma un pericolo scampato per la Terra, ma anche per i satelliti artificiali dell’uomo che non sono stati sfiorati dall’oggetto cosmico. L‘asteroide, subito dopo essersi avvicinato al Polo Sud, si è diretto verso la Luna avvicinandosi ad una distanza di ”soli” 288.000.
Ora la traiettoria dell’asteroide continuerà nel Sistema Solare interno avvicinandosi, nei prossimi mesi, anche a Venere. Il ritorno del piccolo corpo celeste è fissato nel 2020 quando, come in questa occasione, sfiorerà sia la Terra che Venere. Sarà per il periodo di marzo la data prevista dagli esperti per il prossimo “flyby”. L’asteroide, identificato con il nome 2016 RB1, è stato scoperto solo due giorni fa dagli esperti del Survey del Mount Lemmon in Arizona.