I giganti gassosi del Sistema Solare, come Urano e Nettuno, presentano ancora molti misteri per gli studiosi. La composizione dei gas interni e soprattutto le caratteristiche del nucleo, compongono uno scenario del tutto inedito per gli esperti. A cercare di approfondire il tema è un gruppo di ricercatori dello Skoltech di Mosca. Gli esperti hanno analizzato, in particolare, i nuclei di Urano e Nettuno ipotizzandone, attraverso un modello, la composizione.
Acido carbonico ed ortocarbonico sarebbero tra gli elementi più diffusi nella profondità di questi lontanissimi pianeti gassosi. Le condizioni estreme dei nuclei dei due pianeti, caratterizzati da una temperatura di alcuni milioni di gradi ed una pressione altissima, porterebbe, infatti, alla formazione di sostanze “esotiche“. La ricerca ha visto lo studio dei composti più ricorrenti in questi pianeti: carbonio, idrogeno ed ossigeno sperimentandone le reazioni ad altissime pressioni. Sono poche le sostanze che, in queste condizioni, riescono a rimanere stabili. L’idrogeno molecolare ed il metano, ad esempio, interagiscono sviluppando delle strutture cristalline mentre, a pressioni ancora maggiori, si formano degli idrati.