Può un fossile di un essere vivente avere 3,7 miliardi di anni? Evidentemente sì. La datazione di una colonia di batteri in Groenlandia risalirebbe ad un’epoca nella quale, secondo la classica ricostruzione della storia biologica del nostro pianeta, non sarebbe dovuta esistere nessuna forma di vita. Un passato lontano nel quale la colorazione del cielo era arancione, per la scarsa presenza di ossigeno, ed i continenti erano profondamente neri. Insomma un ambiente ostile alle forme di vita, ma che avrebbe visto l’esistenza di questi batteri, probabilmente collocati in un fondale di un antichissimo oceano.
La scoperta, davvero eccezionale, è stata realizzata da un gruppo di scienziati dell’University of New South Wales che, sfruttando lo scioglimento dei ghiacci, ha prelevato un campione di stromatoliti. La scoperta consentirebbe di spostare la datazione della nascita della vita sulla Terra molto più indietro, visto che i batteri sarebbero vissuto “solo” mezzo miliardo dopo la formazione del nostro pianeta.