Una ricerca importante quella pubblicata sulla rivista Nature che ha preso in esame, le foto riprese da Mars Express, della superficie di Phobos, la più grande delle lune di Marte. Il satellite naturale si trova ad una distanza ravvicinata rispetto al vicino della Terra rappresentando la luna più prossima al pianeta di appartenenza. Ma è la strana conformazione dei crateri di impatto ad incuriosire gli esperti. Le formazioni che caratterizzano la luna, secondo gli studiosi, sarebbero dovute a due differenti fenomeni: l’impatto con meteoriti e l’attrazione gravitazionale di Marte.
Una serie di formazioni accidentate collocate lungo una determinata linea sarebbero il frutto delle forze mareali del pianeta rosso. Si tratta di stress fractures e sono riscontrabili anche sulla Luna. Un’altra tipologia di crateri di Phobos, invece, sarebbe il frutto dell’impatto con dei piccoli detriti. L’impatto dei meteoriti sul satellite, secondo gli esperti, avrebbero provocato l’espulsione di frammenti di piccole dimensioni schizzati nello spazio per la debole gravità di Phobos. Ma è bastato poco tempo ai piccoli frammenti per essere catturati nuovamente dalla luna precipitando sulla superficie provocando la formazione dei crateri osservati.