Il terremoto di Amatrice potrebbe essere solo un anticipo di eventi ben più devastanti. A lanciare l’allarme sono gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’ambito di un appello alle istituzioni lanciato ai microfoni di Adnkronos. Sismi del settimo grado della scala Richter potrebbero scuotere il nostro paese liberando un’energia pari a trenta volte il terremoto di Amatrice. Segnali ben precisi sarebbero arrivando dalle profondità della Terra secondo Piergiorgio Piersanti, sismologo dell’INGV, che ha ricordato come gli eventi sismici abbiano un’intensità sempre maggiore.
Se dal 1980 al 1997 non si sono registrati terremoti significativi, negli ultimi anni un aumento esponenziale di scosse ha sconvolto varie aree dell’Italia con eventi a San Giuliano di Puglia nel 2002, a L’Aquila nel 2009, in Emilia Romagna nel 2012 ed ora ad Amatrice. La serie di terremoti del recente passato è un segnale ben chiaro e porta gli esperti ad ipotizzare scosse ben più devastanti, pari al terremoto dell’Irpinia nel 1980 o di Reggio e Messina all’inizio del secolo. E’ la costruzione con nuovi criteri antisismici a rappresentare l’unica soluzione per evitare tragedie avvenute nei giorni scorsi e negli anni passati.