Prima una frana e poi l’esplosione. La serie di immagini catturate dalla sonda Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko mostra nei dettagli un fenomeno spettacolare, ma del tutto normale per la natura di questi oggetti spaziali. La sequenza di scatti è stata riportata dal Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, una rivista specializzata nella pubblicazione di notizie scientifiche. E’ stato il calore del Sole che ha innescato il fenomeno con il riscaldamento del materiale superficiale che compone la cometa.
Una serie di coincidenze particolarmente fortunate hanno accompagnato questo fenomeno. Tutti gli strumenti erano infatti puntati in quella direzione, proprio in quel determinato istante. Le esplosioni sulla cometa sono infatti imprevedibili, per quanto ricorrenti perciò essere riusciti a catturarne una rappresenta un traguardo senza dubbio importante. I dati raccolti da Rosetta sono relativi al mese di febbraio scorso quando l’esplosione è stata registrata, ma solo le ricerche attuali ne hanno chiarito l’esatta dinamica. La deflagrazione ha scagliato una quantità notevole di polveri nello spazio alimentando la chioma della cometa ed aumentandone la visibilità.