Fiumi e canali su Titano. A realizzare la scoperta è una ricerca dell’Università Sapienza di Roma che ha analizzato da vicino le caratteristiche della luna di Saturno, una delle più interessanti del Sistema Solare. Spaccature e veri e propri canyon si aprono sulla superficie del satellite con montagne che si ergono maestose insieme ad isole nel mezzo di grandi bacini. Insomma un paesaggio che sembrerebbe molto simile alla Terra tranne per un aspetto: i fiumi e i bacini di liquido sulla superficie di Titano sono, in realtà, composti da idrocarburi e le temperature sono davvero gelide.
I fiumi scoperti dai ricercatori italiani si trovano in un’area chiamata Mare Igea. Da questo bacino, secondo gli studiosi, si diramano dei canali stretti e veri e propri fiumi dalla lunghezza inferiore ad un chilometro ma profondi ben 570 metri nei quali scorrono metano ed altri idrocarburi. E’ la genesi di queste formazioni ad incuriosire gli studiosi interessati a conoscere la combinazione di fenomeni che ha portato alla nascita dei canyon su Titano. Al pari della Terra potrebbe essere il sollevamento del suolo e i cambiamenti del livello dei mari ad originare la formazione, ma saranno necessari nuovi studi per scoprire l’evoluzione geologica del satellite.