Una ricerca dell’Università della California con la collaborazione di oltre settanta esperti ha analizzato, per la prima volta, le scie chimiche. Un fenomeno sul quale da tempo “complottisti”, i personaggi famosi ed alcuni politici si sono interrogati spesso adducendo eventuali sperimentazioni chimiche o irrorazioni di agenti batteriologici ai danni della popolazione. Quattro foto, tra le più ricorrenti negli album dei sostenitori della teoria delle scie chimiche, sono state mostrate a settantasette esperti chiedendo spiegazioni del fenomeno e se, nel corso delle loro ricerche, avessero mai riscontrato contaminazioni nell’atmosfera.
Tutte le immagini che sono state mostrate hanno un’unica spiegazione: la presenza del vapore acqueo in atmosfera mentre al quesito sulla presenza di sostanze contaminanti, tutti gli studiosi hanno risposto negativamente. Insomma una smentita su tutti i campi della teoria delle scie chimiche. Era il 1996 quando alcune organizzazioni accusarono, per la prima volta, il governo di contaminare l’aria con agenti non identificati attraverso gli aerei. Un fenomeno dettato, secondo i sostenitori della teoria delle scie chimiche, dalla volontà del controllo del clima. La maggiore presenza delle scie in tempi recenti, secondo gli esperti, è dovuta al numero superiore di aerei mentre la persistenza nel cielo è da ricondurre ai cambiamenti climatici degli ultimi anni.