Incredibile scatto, a falsi colori, delle nubi di Saturno. Si tratta un’immagine frutto di una combinazione di filtri spettrali sensibili alla luce infrarossa e risulta particolarmente utile per scoprire la composizione interna delle nubi e le caratteristiche dell’atmosfera anche in profondità. E’ solo l’ultimo dei preziosi contributi che la sonda Cassini ha inviato su uno dei pianeti più affascinanti del Sistema Solare. La diffusione dell’idrogeno molecolare occupa la quota maggiore dell’atmosfera di Saturno: si tratta di una quantità che supera il 96% con il restante 3,25% di elio. Altre tracce significative sono metano, fosfina, etano, acetilene ed ammoniaca.
Proprio quest’ultimo elemento è stato scoperto nelle nuvole superiori mentre, negli strati più in basso, è rilevante anche la presenza di idrosolfuro di ammonio e acqua. L’altitudine delle nuvole è l’elemento di maggior distinzione: se l’ammoniaca ghiacciata è presente, come detto, nelle nubi superiori, in profondità è riscontrabile una presenza maggiore di nuvole di ghiaccio d’acqua al di sotto delle quali le nubi sono di gocce d’acqua mista ad ammoniaca. Al pari di Giove anche l’atmosfera di Saturno si compone di bande: si tratta di formazioni molto più labili rispetto al gigante gassoso e mai avvistate dai telescopi fino al recente passato. La spessa atmosfera del pianeta racchiude probabilmente un immenso oceano di gas liquido.