Sono immagini inedite e spettacolari quelle inviate dalla sonda giapponese Akatsuki del pianeta Venere. Una missione difficoltosa dell’agenzia spaziale nipponica, la JAXA, lanciata il 20 maggio del 2010 con arrivo nell’orbita venusiana previsto per il dicembre di quell’anno. Ma problemi al computer di bordo portarono al fallimento della manovra che fu ripresa con successo solo nel dicembre del 2015. Proprio per festeggiare la ricorrenza da quella data l’agenzia spaziale ha inviato una serie di foto del pianeta.
Immagini realizzate con la fotocamera a raggi ultravioletti che mostrano la spessa atmosfera del pianeta. Foto utilizzate per analizzare da vicino la composizione chimica dell’atmosfera, la distribuzione e le dinamiche dei gas, le radiazioni termiche sia della superficie che dell’atmosfera. Nuvole che diventano improvvisamente basse in corrispondenza del polo risultando così più scure nelle immagini; proprio le temperature sulla sommità delle nubi nelle aree polari appaiono molto più alte. E’ l’anidride carbonica a rappresentare la sostanza più diffusa nello strato di gas che circonda Venere. Una presenza massiccia con il 96,5% di CO2 ed il restante di azoto. Il mancato assorbimento dell’anidride carbonica ha provocato un colossale effetto serra con una temperatura superficiale che va dai 380 ai 564 gradi Celsius.