Un batterio del passato riemerge dal permafrost e contagia gli abitanti di un piccolo centro urbano. E’ accaduto alcuni mesi fa in Siberia dove l’aumento delle temperature sta provocando conseguenze davvero devastanti. Dopo le voragini che si sono aperte in varie zone, ora l’allarme riguarda il ritorno, davvero sgradito, dell’antrace. Una malattia che si sperava collocata in un lontano passato quando l’infezione, chiamata anche carboncino, si diffondeva nell’area. Era il 1941 quando l’antrace fece la sua ultima comparsa in Siberia: una circostanza che ora potrebbe ripresentarsi in tutta la sua gravità.
Un giovane di dodici anni è morto dopo aver consumato carne infetta subito dopo la morte della nonna: entrambi membri di una famiglia di allevatori di renne; proprio questi animali potrebbero aver trasmesso l’infezione. Sono oltre duemila le renne morte in questi giorni per il contagio di antrace mentre altre sono state vaccinate dalle autorità. Intanto cresce la paura in varie regioni della Siberia settentrionale, per l’aumento delle temperature, nell’ultimo periodo ben al di sopra dei trenta gradi, che sta sciogliendo lo strato di permafrost con i batteri che si potrebbero diffondere nell’aria trasportati dal vento. La situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi nel prossimo periodo estivo.