Non magma, ma gas ed acqua. I risultati di una ricerca presentata in Giappone sul bradisismo dei Campi Flegrei, smentiscono una volta per tutte, la teoria della risalita della lava. È un significativo flusso di acqua spinto dalla pressione dei gas magmatici sottostanti a portare all’innalzamento del terreno nell’ultimo periodo. Ben 38 centimetri negli ultimi dodici anni è stato il livello registrato dagli strumenti dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Proprio i dati della ricerca, condotta dalla Seconda Università di Napoli, hanno permesso di analizzare i movimenti dell’area dei Campi Flegrei negli ultimi decenni paragonandoli al bradisismo registrato negli anni settanta ed ottanta.
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Campi Flegrei: scoperta l’origine dell’innalzamento del terreno
Un fenomeno che, nel periodo che va dal 1969 all’1984, portò ad un innalzamento del porto di Pozzuoli di ben tre metri e mezzo. Se in quell’occasione il fenomeno era da ricondurre al magma, ora il tutto sarebbe strettamente legato a fenomeni idrotermali. A dimostrarlo è un modello realizzato dagli esperti. Insomma nessuna camera magmatica superficiale a tre quattro chilometri di profondità come ipotizzato in precedenza: una tesi che aveva allertato non poco gli esperti.