La ricerca dell’acqua nello spazio è sempre al centro degli studi degli esperti. Rilevare il liquido essenziale allo sviluppo delle forme di vita affascina da sempre i ricercatori di tutto il mondo. Marte, ad esempio, è il pianeta del nostro Sistema Solare che più di tutti ha destato la curiosità riguardo questo preciso aspetto. Una serie di sonde, inviate intorno al pianeta rosso, o sulla superficie stessa, hanno identificato varie formazioni che sembrerebbero degli antichi oceani e impetuosi fiumi.
Partendo dalle analisi della Mars Odissey, una sonda spaziale inviata nel 2011, alcuni ricercatori della Louisiana State University hanno analizzato, invece, la composizione chimica della superficie di Marte, ma soprattutto del sottosuolo. Uno spettrometro in grado di analizzare le viscere della terra fino ad una profondità di un metro e mezzo equipaggiava la sonda: uno strumento che ha permesso agli studiosi di trovare delle tracce di solfati di ferro. Si tratta di un elemento chimico che, con tutta probabilità, contiene acqua legata chimicamente, probabilmente il risultato di bacini di liquido acido e salato che ricoprivano in più punti il pianeta.