Non un asteroide, ma un vero e proprio pianeta. A modificare per sempre la fisionomia della Luna sarebbe stato un corpo celeste di grandi dimensioni ed ancora in fase di formazione. A stabilirlo è una ricerca realizzata dalla Brown University negli Usa, con un’approfondita analisi del mare Imbrium: un vasto cratere che occupa la superficie della Luna con un diametro di 1.123 chilometri. Proprio le dimensioni hanno spinto i ricercatori ad avanzare la nuova ipotesi attraverso una ricostruzione dell’impatto avvenuto quasi quattro miliardi di anni fa. Il pianeta aveva una massa ben dieci volte superiore a quelle ipotizzate nel passato.
Un diametro di 250 chilometri caratterizzava il corpo celeste che ha provocato un impatto dalle dimensioni catastrofiche. Si tratterebbe di uno dei tanti giovani pianeti che, ancora in fase di formazione, hanno vagato per il Sistema Solare provocando numerosi scontri con gli altri pianeti e che poi sarebbero andati perduti. Il mare Imbrium è il secondo per grandezza sulla Luna: si tratta di una vasta depressione circondata da tre catene montuose concentriche. L’intera area intorno al bacino, è stata sommersa dal materiale proiettato a seguito del violentissimo impatto.