Si tratta di un fenomeno che sta interessando varie aree del nostro paese, in particolar modo la Puglia. E’ l’alga tossica: una presenza registrata soprattutto in alcune aree della provincia di Bari e di Brindisi con quantità notevolmente inferiori anche in Salento e nel litorale del Gargano. Sono due le aree tracciate con il bollino rosso, dove la balneazione risulta particolarmente pericolosa; si tratta di zone tutte localizzare nel barese e nel brindisino con una sola area, quella di Baia d’Argento, in provincia di Taranto.
L’alga tossica è un organismo proveniente dai mari tropicali ed in grado, in determinate condizioni, di rilasciare una sostanza tossica con danni anche gravi alla salute. Basta essere in contatto con la sostanza respirarla nell’aria per accusare, dopo pochi istanti, sintomi, anche molto accentuati, di diarrea, febbre, nausea, faringite e tosse. Allontanarsi dalla spiaggia, anche di pochi metri, può rappresentare il metodo migliore per assistere ad una significativa diminuzione del malessere. E’ la colorazione dell’acqua a rappresentare un campanello di allarme per la presenza dell’alga tossica: una tonalità blu, verde o leggermente rossa, può essere indice della presenza, davvero eccessiva, della sostanza.