La materia oscura sta finalmente iniziando a svelare i segreti del nostro universo, tutto questo grazie ad una nuova fotocamera istallata pochi giorni fa a bordo del telescopio giapponese Subaru. Grazie a questo piccolo ma importante innesto, sono state scoperte ben 9 concentrazioni di materia oscura, il tutto opportunamente descritto sull’Astrophysical Journal, una delle riviste scientifiche di maggior spicco nel panorama internazionale: questo risultato ci permette di comprendere molto meglio il ruolo dell’energia oscura nel processo di continua espansione dell’universo.
Lo studio che ha portato alla scoperta di questi ammassi è stato coordinato da Satoshi Miyazaki del National Astronomical Observatory giapponese, e per l’occasione è stata anche realizzata una nuova mappatura del cielo per analizzare e segnalare la presenza di questi ammassi di energia oscura, al fine di trovarne dei nuovi. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla Hyper Suprime-Cam, una camera a campo largo che è stata in grado di rilevare 9 regioni in cui la densità di materia oscura è elevata, ma si tratta di vaste zone in cui la densità stimata è equivalente ad un ammasso di galassie. La cosa interessante è che ora ci sarebbe più materia oscura di quanto ce ne fosse in passato (stimato da modelli che ancora devono essere perfezionati) , il che vorrebbe dire che nel corso degli anni è stata prodotta dell’energia oscura, e sarebbe un risultato storico (espansione dell’universo e rapidissima formazione di galassie, stelle e pianeti).