Si chiamano recurring slope lineae e sono formazioni più volte studiate dagli studiosi alla ricerca di presenze di acqua su Marte. Aree di colore molto più scuro che potrebbero essere il risultato della sabbia “bagnata”. Una presenza, quella dell’acqua sul pianeta rosso, più volte agli onori della cronaca. Lo studio sulle linee di colore scuro, è stato ripreso da una ricerca pubblicata sul Journal of Geophysical Research analizzando le immagini prodotte dall’HiRise, l’apparecchio installato sul Mars Reconnaissance Orbiter, la missione che analizza la superficie di Marte, già da diversi mesi, studiandone l’evoluzione.
Sono state le aree orientali della Valles Marineris a finire sotto i riflettori dei ricercatori che hanno rivelato come le striature di colore scuro si presentino in corrispondenza con i profondi canyon marziani. Le formazioni appaiono puntualmente nei periodi caldi dell’estate marziana per poi scomparire durante le fasi più fredde. Sono migliaia le linee scure individuate in decine di siti. Secondo alcune ricostruzioni potrebbe essere acqua sotterranea che risale verso l’alto secondo altri, invece, sarebbero i sali del terreno a catturare il vapore d’acqua della debole atmosfera marziana; insomma un mistero di difficile soluzione.