In attesa di scoprire da vicino i segreti di Giove, il “gigante” che sarà visitato dalla sonda Juno il prossimo 4 luglio, alcune immagini realizzate, grazie alle osservazioni del telescopio Hubble, hanno rivelato un fenomeno davvero straordinario: delle impressionanti aurore polari. Un fenomeno notevolmente più energetico del nostro pianeta perché alimentato da più fonti. Sono davvero tante le differenze che caratterizzano le aurore polari del nostro pianeta con quelle rilevate su Giove.
In sostanza il fenomeno, sul gigante gassoso, oltre al vento solare attratto dalla gravità del pianeta e che giunge in contatto con gli imponenti vortici di gas, è alimentato anche dalle particelle rilasciate dallo spazio dal più turbolento dei satelliti naturali: Io. Imponenti vulcani caratterizzano la superficie della piccola luna con un rilascio di materiale nello spazio che viene attratto dalla potente attrazione di Giove. Le aurore del pianeta, inoltre, non conoscono fine con un continuo spettacolo composto di nubi di gas che si illuminano a contatto con le particelle.