Non si fermano i disastri ambientali nella Foresta Amazzonica ed in particolare in Perù. Una nuova rottura dell’oleodotto della compagnia Petroperu è stata registrata nelle ultime ore con migliaia di litri di petrolio riversati nel cuore della foresta fino al fiume Marañón. Uno sversamento che, molto probabilmente, ha avuto inizio già da alcuni giorni con la segnalazione alle autorità che avvenuta, però, solo il 24 giugno scorso quando appunto alcuni abitanti dell’area hanno visto tingersi il fiume nuovamente del colore nero del petrolio.
Un corso d’acqua essenziale per le popolazioni indigene per i rifornimenti idrici e per l’attività di pesca che da sempre vengono effettuate nell’area. Il disastro ambientale degli ultimi giorni è solo l’ultimo di una lunga serie di rotture del vecchio oleodotto della compagnia peruviana. Una struttura realizzata ben quattro decenni fa e colpevole di ben venti perdite di grandi dimensioni negli ultimi cinque anni; sversamenti che hanno segnato per sempre l‘ecosistema dell’area. Non si conoscono ancora le conseguenze della perdita né l’entità dello sversamento di petrolio anche se, secondo alcune ricostruzioni degli indigeni, avrebbe colpito altri affluenti del Rio delle Amazzoni.