La produzione del vino potrebbe essere molto più antica di quanto si potesse credere. Uno studio realizzato a Dikili Tash, un villaggio di epoca neolitica nel nord della Grecia, ha portato alla scoperta di tracce di migliaia di semi di uva. Un segno inequivocabile di come il frutto, in quell’epoca lontanissima, fosse spremuto ed utilizzato per assumere la particolare bevanda. Lo studio dei residui chimici ha dimostrato, inoltre, la presenza di acido tartarico accanto a piccoli recipienti di terracotta. Una serie di fattori che, come affermano gli scienziati, rappresentano prove importanti di come il vino venisse consumato anche nell’insediamento, in un’epoca risalente al 4.300 avanti Cristo.
Ma se pensate che il vino nel nord della Grecia sia il più antico mai scoperto, vi sbagliate. E’ nell’Iran che gli archeologi hanno rinvenuto le più vecchie tracce della bevanda; residui chimici tipici del vino risalenti al 5.400 a.C. Lo studio dell’archeologia alcolica rappresenta una delle più interessanti fonti di informazioni sugli stili di vita di epoche lontanissime. Interessanti tracce di birra sono state scoperte, pochi mesi fa, anche in Egitto.