Un uccello dalle dimensioni inimmaginabili popolava l’Antartide milioni di anni da. Si tratta del Pelargonis, un uccello vissuto in varie aree del nostro pianeta in un periodo compreso tra i 25 ed i 28 milioni di anni fa. Si tratta di un volatile del tutto simile all’albatros moderno, ma con dimensioni notevolmente superiori. Dai sei ai sette metri e mezzo di apertura alare; la grandezza di questa particolare specie di uccello pone non pochi dubbi agli scienziati sul come riuscisse effettivamente a volare.
Ma proprio le dimensioni delle ali permettevano ai volatili di percorrere lunghe distanze oceaniche fungendo da “aquilone” oltre alle ossa cave; una particolare caratteristica presente ancora oggi nelle varie specie di uccelli. Il rinvenimento in Antartide è stato realizzato da un team di ricercatori argentini che hanno, inoltre, classificato il pelargonis appena scoperto, come uno dei più grandi fino ad ora conosciuti. Le dimensioni dell’uccello, secondo i paleontologi, sarebbero drasticamente diminuite con il trascorrere del tempo, quando le mutate condizioni climatiche, hanno portato ad una nuova abbondanza di cibo.