La marea rossa uccide migliaia di pesci nell’Oceano Pacifico, a largo del Cile. Quella che sembrerebbe una piaga biblica è invece il risultato dell’ennesimo disastro ambientale negli oceani del nostro pianeta. Un fenomeno dovuto ad una particolare tipologia di alghe in grado di alterare la naturale colorazione del mare e soprattutto provocare la moria dei pesci. Una quantità impressionante di tossine di origine batteriche, infatti, sono state rilasciate durante la fase di sviluppo delle alghe tossiche, con conseguenze letali per la vita sottomarina di una vasta area a largo dell’isola di Chiloé, nella Regione de Los Lagos. Ma non sono solo i pesci a subire le conseguenze della marea rossa.
Da alcune settimane, infatti, i pescatori della zona hanno avvistato un gran numero di granchi, foche, molluschi, granchi, meduse ed addirittura uccelli morti sulla spiaggia. Si tratta di una vera e propria catastrofe che sta avendo ripercussioni significative anche sui pescatori della zona, ormai impossibilitati ad effettuare il loro lavoro. Una serie di alterazioni dell’ecosistema locale che stanno scombussolando le rotte delle balene, sempre più spesso trovate spiaggiate. Secondo le prime ricostruzioni la marea rossa sarebbe una delle conseguenze di El Nino; il fenomeno che sta provocando un significativo aumento delle temperature delle acque.