Lo studio della Fossa delle Marianne sta rivelando informazioni davvero inaspettate. Dalle specie animali fino alle formazioni geologiche, le caratteristiche della depressione oceanica non smettono di stupire. Ma oltre alle immagini, sicuramente interessanti, un team di oceanografi ha voluto analizzare i suoni prodotti nella Fossa. Installando un microfono sottomarino per ventuno giorni, i ricercatori hanno così potuto “ascoltare” i rumori della più grande depressione della Terra. I risultati sono stati davvero incredibili: dai richiami delle balene fino al rumore di un vicino tifone asiatico, i suoni registrati dall’apparecchio hanno stupito tutti.
Anche i rumori dei terremoti si sono avvertiti con nitidezza nella profondità della Fossa delle Marianne; anche quelli molto lontani. Non sono mancati, naturalmente, i rumori provenienti dalle attività umane prodotti dal transito delle navi. La ricerca è il frutto di un progetto per lo studio sull’inquinamento acustico nell’oceano. L’idrofono, nome tecnico del dispositivo utilizzato, è stato calato nelle profondità oceaniche protetto da una spessa corazza di titanio, capace di resistere all’enorme pressione dell’acqua.