Un esperimento destinato a far discutere quello che una compagnia di biotecnologie americana ha in procinto di realizzare. Si tratta di un tentativo di “resuscitare” il sistema nervoso di una ventina di persone clinicamente morte. Sono molti gli studiosi che hanno deciso di aderire alla ricerca, anche se, fin da subito, non sono mancate le polemiche. Dalla reale possibilità di realizzare un esperimento del genere fino alla serietà degli esperti impegnati nell’iniziativa, gli appunti avanzati contro la ricerca promossa dall’U.S. National Institues of Health sono davvero tanti, soprattutto nel mondo scientifico. “Pura fantasia” tuona Dean Burnett, dell’Università di Cardiff nel corso di una lunga intervista pubblicata sul Telegraph.
Le tecniche per invertire una condizione di morte cerebrale che saranno messe in campo sono varie. Medicine, un’azione di stimolazione del sistema nervoso e le cellule staminali saranno le armi con la quale Ira Pastor, il direttore del gruppo di studio, tenterà di resuscitare i pazienti dalla condizione di morte cerebrale. Il progetto, intitolato ReAnima, sarà realizzato in India, paese nel quale, probabilmente, gli studiosi potranno agire con maggiore “libertà”.