Osservare il cuore delle piramidi potrebbe essere molto più semplice grazie ad una tecnologia davvero innovativa. Una mappa interattiva è stata realizzata da un gruppo di scienziati internazionale. Ad essere analizzata è la piramide romboidale collocata ad una distanza di 25 miglia da Il Cairo. Si tratta di una struttura realizzata oltre 4.600 anni fa, all’epoca del faraone Snefru. Grazie alla termografia ad infrarossi ed all’analisi dei muoni, le particelle spaziali che attraversano gli oggetti, i ricercatori sono riusciti a ricostruire gli spazi interni della piramide. Ma la ricerca non si ferma qui: le analisi realizzate grazie alla speciale tecnologia, permetteranno di scoprire i segreti delle piramidi più note di Cheope e Chefren.
La piramide di Snefru, conosciuta anche come la piramide romboidale, è una delle più interessanti per comprendere l’evoluzione architettonica che ha portato fino alla realizzazione delle piramidi di Giza. Sono varie le ipotesi sulla forma, davvero particolare, della struttura. Secondo una delle teorie maggiormente diffusa, l’angolo di inclinazione iniziale avrebbe portato ad un’altezza eccessiva dell’edificio, con un’inevitabile crollo; secondo altri, invece sarebbe stata la morte improvvisa dell’imperatore ad aver accelerato i lavori e quindi ridotto l’altezza.