Da dove venivano i raggi cosmici che, in passato, hanno colpito il nostro pianeta? Una domanda che si sono posti i ricercatori della Nasa, con uno studio realizzato grazie agli strumenti del Cosmic Ray Isotope Spectrometer. In una ricerca resa nota sulle pagine della rivista Science, gli esperti hanno spiegato come lo spazio che intercorre tra l’origine dei raggi cosmici che hanno colpito il nostro pianeta e la Terra stessa, sia individuabile attraverso una particolare categoria di radiazione cosmica composta dall’isotopo 60Fe. Questa sostanza, nel corso della sua lunga esistenza pari a circa due milioni e mezzo di anni, viene interessata dal decadimento dei nuclei di ferro che si trasformano in elementi diversi.
La ricerca sui residui di ferro ha permesso di conoscere l’età, la distanza e soprattutto l’origine di alcune esplosioni che hanno generato i raggi cosmici verso il nostro pianeta. Si tratta di un vicino ammasso stellare caratterizzato dalla presenza di numerose supernove. Intervalli di milioni di anni intercorrono tra le esplosioni nell’area. Le esplosioni di supernove rappresentano gli eventi più imponenti mai osservati. Le emissioni di energia, in questa particolare condizione della durata media di una settimana, sono pari a quelle emesse dal Sole in tutta la sua esistenza.