Potrebbe essere stata un’eruzione ad estinguere per sempre i Maya. E’ la nuova ipotesi avanzata a seguito di approfonditi studi geologici realizzati nei ghiacci polari e nel Centro America. Un’eruzione del vulcano Chichon, in una regione meridionale del Messico, avvenuta pochi anni dopo un altro evento del tutto simile in Alaska, ha provocato delle ricadute pesantissime sul clima terrestre. Crollo delle temperature, carestie, tensioni e rivolte sociali si sarebbero susseguite nel giro pochi mesi; una serie di eventi in grado di cancellare anche una civiltà potente come quella Maya.
Ad avanzare l’ipotesi è un team di ricercatori che ha analizzato alcuni depositi rinvenuti nel sottosuolo rilevando tracce di un’imponente eruzione collocabile nel VI secolo d.C; la stessa epoca dell’estinzione della popolazione mesoamericana. Ma la ricerca ha visto anche l’analisi dei ghiacci dei poli che dimostrano, anch’essi, lo sconvolgimento dell’atmosfera terrestre per un evento vulcanico disastroso. Il tutto avrebbe provocato un aumento significativo di concentrazioni di zolfo con un crollo delle temperature e, di conseguenza, dei raccolti.