Nuovi recenti studi, che confermano quanto già scoperto dagli esperti negli anni passati, calcano la mano su quelli che sono i danni causati al cervello dalla dipendenza alla pornografia. Secondo una nuova ricerca, infatti, questa dipendenza non solo causa danni al cervello, ma modifica anche quella che è la chimica cerebrale. La dipendenza dal sesso, anche quello virtuale solo simulato al telefono, è stata paragonata alla dipendenza da crack e, stando a quanto riferito dagli studiosi, risulta addirittura persino peggiore, specie se accompagnata dalla pornografia su internet. La relazione tra l’eroina e l’orgasmo è stata confermata, nel 2003, dallo scienziato olandese Gert Holstege, che ha studiato il cervello attraverso uno scanner, notando delle somiglianze incredibili tra l’orgasmo e i ‘flash’ dell’eroina. Il dottor Norman Doidge, un neurologo presso la Columbia University, ha spiegato nel proprio libro (Il cervello che modifica se stesso) come la dipendenza alla pornografia possa determinare la riscrittura dei circuiti neuronali, nonché importanti modificazioni cerebrali neuroplastiche definitive.
E’ proprio in questo modo, seguendo questo processo, che la pornografia crea dipendenza paragonabile a quella dell’eroina e del crack, senza contare i danni che il cervello, pian piano, tende a subire. Recenti ricerche hanno anche dimostrato che le immagini pornografiche restano occultate in maniera permanente nel cervello, favorendo il rilascio di grandi quantità di mediatori chimici naturali. Chi guarda pornografia in maniera assidua diventa letteralmente ‘intossicato’, come se ‘ubriaco’ di un’overdose di molecole psicotrope. A subire i danni più importanti da questa dipendenza è il lobo frontale del cervello, danni causati in larga parte da dipendenza dal porno accompagnata da masturbazione compulsiva.